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Giornata mondiale del tuttofare

A cura di Isabella Liberto giornata mondiale del tuttofare

In ogni casa c'è sempre molto da fare: mobili da montare, lampadine da cambiare, piccole cose da riparare... Voi avete bisogno di aiuto per occuparvi di queste faccende, o siete dei piccoli tuttofare? E cosa sarà Liddy Wintors, la protagonista de "Le urla di White Ville"?

Isabella Liberto ci parla della giornata mondiale del tuttofare.

Foto di un libro aperto con sopra il titolo "Giornata mondiale del tuttofare"

Chi meglio di Liddy Wintors, protagonista del thriller “Le urla di White Ville” sa cosa significa essere una “tuttofare”?

Eh sì, perché per chi non avesse ancora letto il libro, Liddy non è solo una famosa scrittrice di romanzi per bambini, a inizio storia la vediamo impegnata in un trasloco – il più importante della sua vita, quello metterà in moto tutti i meccanismi del romanzo – che la vede coinvolta in attività “tuttofare” come arredare, scegliere, montare mobili, il tutto cercando di far combaciare la nuova stesura del suo manoscritto e l’organizzazione del matrimonio con il suo fidanzato, lo psichiatra Edward Dumberg.

Oddio, Eddy la vede un po’ male, forse Liddy si sta stancando troppo? Se aggiungiamo a tutto questo il dover sopportare e lottare con strane urla e rumori notturni, e quindi improvvisarsi detective e indagare per scoprire quale mistero nasconde la sua “casa stregata al 180 di White Ville”, possiamo pure dire che sì, Liddy è davvero una tuttofare.

Mockup del libro "Le Urla di White Ville" con sopra il titolo "Giornata mondiale del tuttofare"

Allora armiamoci di cacciaviti per i lavori domestici, lenti d’ingrandimento per le indagini (da bravi Sherlock Holmes), carta e penna per la scrittura, e aiutiamo Liddy a svelare tutti i misteri oscuri di White Ville.

In ognuno di noi c’è un tuttofare. In ognuno di noi c’è una piccola Liddy Wintors.

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