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Ian Delacroix
Pierrot metropolitano, poeta-stregone da oscuri baracconi di cera e scantinati clandestini, evocatore di stagioni impossibili e soli neri, burattinaio di parole. Estremo e iconoclasta, aristocratico e selvatico, (post-)punk e malandrino: Ian Delacroix è apparentemente tutto questo.
O forse semplicemente è colui che ha troppo sognato.
Tutto il resto è sacrilegio.
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